Agli orsi piace davvero il miele? La verità curiosa che in pochi sanno

Un luogo comune: gli orsi ghiotti di miele, come Winnie The Pooh. Ma sarà davvero così?

Le recenti cronache (drammatiche) vedono gli orsi come protagonisti. Specie da proteggere, rinvenibili in Italia sulle Alpi e lungo l’Appennino. Dal Trentino al Parco Nazionale d’Abruzzo, nuclei viventi da rispettare e tutelare onde evitare che si concretizzi il rischio estinzione.

Orsi e miele che cola
Agli orsi piace davvero il miele? La verità curiosa che in pochi sanno – cvsl.it

Sovente l’immaginario collettivo li dipinge come predatori spietati dopodiché l’altro lato della medaglia, soprattutto per i bambini: raffigurarli simili a creature tenere e paciose, basti pensare a Orso del cartone animato Masha e Orso, Bear nella Grande Casa Blu o il classico Winnie The Pooh.

In tali rappresentazioni, specialmente quando si parla di quest’ultimo nel meraviglioso Bosco dei 100 Acri, non si può fare a meno di notare un elemento ricorrente nella sequenza delle scene: il miele, un altro grande protagonista. Ma il nettare ambrato delle api si conferma realmente quale golosità per gli orsi?

Miele, cosa mangiano gli orsi: non te lo aspetti

Ormai diviene difficile scindere questo binomio. Orsi e miele, l’uno dipendente dall’altro. Nasce da un luogo comune tuttavia quanto c’è di vero? Abitualmente hanno una dieta variegata sebbene, prevalentemente, costituita da vegetali. Mirtilli, ribes, lamponi, anche noci e ghiande, fonte calorica.

Miele e orsi
Miele, cosa mangiano gli orsi: non te lo aspetti – cvsl.it

Ebbene, non solo: si aggiunga alla lista il miele. Sono attratti dalla sua dolcezza oltre a rappresentare per loro una fonte proteica. Ma non si limitano solo all’oro giallo perché si nutrono persino delle api e le larve presenti all’interno dell’alveare. Pericoloso, certo, gli orsi però sono straordinariamente impavidi.

Squarci lasciati sui tronchi degli alberi affinché si raggiungano i nidi dopodiché il banchetto è assicurato. Naturalmente le api non si lasciano sconfiggere così facilmente: cercano di combattere per proteggere la loro ‘casa’. Dunque, spesso, li pungono sul muso, le orecchie o negli occhi – il dolore è lancinante.

Tuttavia, qualora il pungiglione entrasse a contatto con il corpo, non arrecherebbero alcun male perché il manto è ricoperto da una folta pelliccia quindi difficile penetrarlo. Una volta riusciti nella missione, gli orsi si allontanano con il bottino (il favo) scrollandosi di dosso le ultime api ronzanti.

Il miele diventa un’ossessione: provato la prima, impossibile resistergli. Perciò sopraggiunge un’emergenza: tutelare le arnie dalle loro fauci spostandole quando occorre affinché perdano l’orientamento, probabilmente. Ad ogni modo, come anzidetto, i pasti sono scanditi anche da bacche, tuberi, altri mammiferi.

Dunque, da luogo comune a realtà: si conferma la golosità degli orsi per il miele – d’altronde come dar loro torto. Invitante grazie al gusto oltre che accattivante dato dalla consistenza e dal colore. Oggi diviene certezza ciò che si è sempre sostenuto fin da bambini: quando la magia dell’infanzia è reale.

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