L’esame delle urine è per importanza, al terzo posto nella classifica degli esami diagnostici, di poco preceduto nella graduatoria dall’emocromo con formula e dal biochimico del sangue.
Ma è quello meno eseguito, più ignorato e peggio esaminato tra tutti gli esami diagnostici.
Se vuoi sapere
– Perché andrebbe sempre eseguito quando si fanno accertamenti al tuo peloso
– Qual è il miglior modo per raccogliere le urine al tuo quattrozampe
– E perché gli stick urinari mentono nei risultati e non vanno assolutamente bene come unico esame urinario,
Allora devi leggere questo articolo, perché scoprirai tutto quello che c’è da conoscere sull’esame delle urine del tuo peloso
Perché è importante l’esame delle urine?
Semplicemente perché le urine sono il prodotto di scarto dell’organismo e sapere cosa il corpo elimina e cosa invece trattiene ci da informazioni ENORMI sullo stato di salute in generale e sulla funzionalità renale.
Inoltre permette di valutare le infezioni batteriche della vescica e dei reni che sono tra le cause più frequenti di ammissione alla visita da parte dei nostri pelosi.
Confesso però che a volte quando parlo dei risultati degli esami, il proprietario rimane in silenzio assecondando con movimenti del capo affermativi le mie parole e sospetto che in realtà stia solo rispettosamente aspettando le mie osservazioni conclusive per capire cosa sta succedendo al suo peloso.
Tipo:
“Abbiamo riscontrato dei cilindri nel sedimento e l’amilasi urinaria è fuori range. Inoltre la frazione di escrezione del sodio è troppo alta.”
Oppure “Abbiamo trovato del glucosio nelle urine del tuo gatto, è probabile si tratti di Diabete”
O ancora “Il rapporto PU/CU è alterato, con la creatinina così alta siamo allo stadio 3 dell’insufficienza renale. La buona notizia però è che non ci sono segni di infezione del tratto urinario”.
Quale che sia ad ogni modo il referto, credo fermamente che un proprietario informato sia la più grande fortuna che un peloso possa desiderare. E per questo che ho ideato questa rubrica e pubblico regolarmente video che possano essere di aiuto a capire come stanno effettivamente le cose.
Per cui se ti informo sul perché andrebbe sempre eseguito un esame delle urine quando il tuo Pet non sta bene o anche solo assicurarsi che in realtà stia bene, e se leggendo il nostro articolo scopri qual è il metodo migliore per prelevare le urine e soprattutto perché gli stick urinari non sempre dicono la verità…
E solo perché magari la prossima volta che il tuo Vet discuterà con te dei risultati dell’analisi delle urine,
tu li possa capire e comprendere, e soprattutto prendere la decisione migliore sulle cure mediche del tuo quattrozampe.
Io dico spesso…
“un proprietario informato
è la più grande fortuna che possa capitare ad un peloso,
perché un proprietario informato
sa scegliere sempre per il meglio!”
Ma torniamo a noi e all’argomento di questa puntata
Perché il tuo Veterinario dovrebbe raccomandare un’analisi delle urine?
Innanzitutto perché è un’analisi semplice per valutare la salute generale, non solo delle vie urinarie, cioè reni e vescica, ma perché fornisce anche informazioni fondamentali sulla regolazione del glucosio, sulla funzionalità del fegato e persino sull’equilibrio acido base.
Noi al Centro Veterinario Santa Lucia raccomandiamo infatti un esame completo del sangue e delle urine almeno una volta all’anno negli animali di età superiore ai 7 anni, e che tu abbia un cane o un gatto non cambia.
Questo è vero a patto però che non ci siano situazioni di maggior assunzione di acqua, o un aumento della frequenza delle volte che fa pipì, o ha dolore durante la minzione, oppure noti un colore diverso dal classico giallo paglierino…
Ma come vanno raccolte le Urine? (Raccolta delle Urine)
Il miglior campione di urina da valutare è un campione sterile o “pulito”.
Questo lo si ottiene solo per cistocentesi, ovvero prelievo diretto dalla vescica con una siringa.
Non andrebbero analizzate invece le urine raccolte per minzione spontanea.
In medicina umana quando si devono fare le analisi e andiamo al laboratorio, normalmente le urine le raccogliamo….
M i n g e n d o
nel bicchierino sterile fornito dal laboratorio o farmacia….in questo caso si dice “urine raccolta per caduta” o più semplicemente per minzione spontanea!
Questo metodo seppur sia indicativamente corretto per il tipo di analisi che dobbiamo fare noi, in realtà è un modo assolutamente sbagliato nel caso si voglia applicarlo alla Veterinaria.
I motivi sono tanti ma fra i principali vorrei soffermarmi sul fatto che le urine nel passaggio attraverso l’uretra poi per uscire, incontrano nel maschio la prostata e poi il prepuzio e nella femmina il vestibolo vaginale, oltre che i peli.
Per cui le urine si portano dietro liquido prostatico, cellule della mucosa uretrale, detriti, batteri, sporcizia e altro che finendo nelle urine per forza di cose contaminano e confondono i risultati.
Quindi non si può essere certi che quello che si riscontra nelle analisi sia “davvero” quello che c’era nella vescica e il prodotto del rene.
Un altro motivo per cui la raccolta per caduta o “minzione spontanea” non va bene è perché non sempre si riesce a raccogliere l’urina giusta.
Vuoi per le dimensioni del “paziente”,
perché negli animali piccoli e soprattutto se femmine
non è facile raccoglierla da sotto,
ne tanto meno nei gatti.
Ma vuoi anche perché si deve raccogliere l’urina di mezzo, non il primogetto.
Mi spiego meglio,
L’urina “migliore” per essere analizzata è l’urina del getto intermedio.
Ma mentre questo nell’uomo può essere fatto abbastanza agevolmente,
nei nostri animali e soprattutto come detto nei cani piccoli e nei gatti risulta praticamente impossibile.
E per questo che in Medicina Veterinaria, la raccolta delle urine la dobbiamo effettuare con cistocentesi.
Questa è una procedura diagnostica semplice, veloce, indolore e permette di ottenere un campione di urina “perfetto” per essere analizzato.
Si esegue con un ago sottile e una siringa da 5 o da 10 ml
e sotto guida ecografica si effettua come una iniezione
solo che in questo caso invece che iniettare qualcosa,
si aspira qualcosa,
le urine appunto.
Se il peloso collabora e si possiede un Ecografo è praticamente priva di rischi…ne più ne meno che eseguire un prelievo.
Diversamente,
se per tanti motivi il quattrozampe non è d’accordo con la procedura e si agita,
oppure la quantità di urina in vescica e poca,
o non si possiede un Ecografo,
allora è preferibile rimandare o nel caso di prelievo in un cane maschio,
è possibile farla con il catetere.
Il prelievo con catetere è un metodo “alternativo” alla cistocentesi e alla raccolta per minzione spontanea.
Sicuramente meglio di non avere un campione da analizzare,
sicuramente meglio della minzione spontanea…
ma non è esente lo stesso da alcuni rischi procedurali.
In pratica
il fatto di risalire attraverso l’uretra con il catetere permette di trasportare all’indietro in vescica tutti i batteri e la sporcizia che si trova lungo il tragitto.
Oppure il solo fatto di passare con un “tubo” rigido attraverso la delicata mucosa uretrale può in qualche modo irritarla e causare poi fastidiose,
ma temporanee uretriti.
Ad ogni modo
se è necessario esaminare le urine per avere chiaro il quadro dello stato di salute generale del cane e per i motivi che abbiamo poco fa detto non è possibile prelevarle mediante cistocentesi,
allora piuttosto che per minzione spontanea e meglio per cateterismo.
O come diciamo qui in Romagna,
piotòst che gnit…l’è mèj piotòst!
Piuttosto che niente, è meglio piuttosto!
Oppure diversamente se volessimo comunque avere delle indicazioni sommarie su alcune situazioni, come ad esempio valutare se ci sia zucchero nelle urine per escludere o confermare un diabete, o valutare grossolanamente il pH urinario, o la presenza di sangue occulto,
allora in questi casi, e solo questi soltanto, l’urina raccolta per minzione spontanea potrebbe anche andare bene.
Diciamo che come valutazione di screening generale in caso di impossibilità a eseguire il prelievo per cistocentesi può essere sufficiente, ma se risultassero dubbi interpretativi, allora bisognerà eseguire una raccolta sterile e pulita,
Che si ottiene appunto solo con prelievo diretto in vescica con siringa.
Entro quanto tempo dal prelievo vanno valutate le urine del tuo peloso?
Prima si fa, meglio è!
Ragionevole può essere entro 30-60 minuti, a meno che le urine non vengano conservate refrigerate e in idoneo contenitore con apposito conservante.
Questo perché alcune sostanze presenti come i cristalli o i batteri potrebbero subire delle variazioni. I batteri aumentare di numero, o i cristalli disciogliersi.
Invece se correttamente conservate in frigorifero possono anche essere esaminate entro 24 ore senza subire particolari variazioni.
Ma come si esaminano le urine?
Ci sono diversi metodi per esaminare le urine…
Si va dall’uso delle striscette urinarie immerse nelle urine e alla lettura visiva della variazione di colore da parte dell’operatore, all’esame con lettori semi-automatici fino agli esami delle urine mandate al laboratorio specializzato che utilizza analizzatori completamente automatici di chimica urinaria.
Ogni metodica ha i suoi pro e i suoi contro ma se devo commentare un metodo che presenta le maggiori criticità, quello senza dubbio peggiore è il metodo con le striscette urinarie con lettura dei dati da parte di un tecnico o veterinario.
I motivi son presto detti:
Innanzitutto è un metodo di valutazione soggettivo che si basa sulla interpretazione dei risultati in relazione alla variazione di colore che la strisciata subisce dopo un tempo X di contatto con l’urina.
Uno studio del 2018 sulla prestigiosa ed indiscussa rivista Veterinary Record (foto articolo) ha riscontrato che nelle cliniche dove operano più persone la differenza di interpretazione dei risultati era significativa al punto che uno stesso esame “letto” da persone diverse riceveva risultati completamente differenti.
Un miglioramento nella interpretazione avveniva solo se era un lettore semi-automatico ad eseguire l’esame.
Un altro limite delle striscette sta poi nella variabilità che i parametri possono subire in base alle condizioni ambientali.
La refrigerazione, l’esposizione all’aria, la presenza o meno di disinfettanti alterano ad esempio il contenuto di proteine, i chetoni o la presenza o meno di cristalli di ossalato e di struvite.
Le proteine urinarie poi possono risultare alterate anche in relazione al pH, alla presenza o meno di emoglobina, alla presenza di cellule infiammatorie o semplicemente per la presenza di batteri.
E qui ritorno al fatto che l’esame delle urine deve,
Deve,
DEVE
essere fatto su urine prelevate mediante cistocentesi.
I batteri che sono normalmente presenti nel prepuzio, sui peli, nel vestibolo vaginale possono, se in numero elevato, alterare il contenuto di proteine che risulta nella striscetta e dare un risultato falsato.
Ma quali sono i valori che si possono misurare nelle urine?
Quando esaminiamo le urine
Si dovrebbe eseguire sempre una valutazione chimico-fisica, una “lettura” al microscopio del sedimento urinario dopo centrifugazione e una misura delle frazione escrete dei sali minerali e degli enzimi.
I parametri dell’esame chimico-fisico sono:
pH:
Il livello di pH indica l’acidità delle urine.
Negli animali sani, il pH delle urine è in genere compreso tra 6,5 e 7,0.
Se il pH è acido, pH inferiore a 6
o alcalino, pH superiore a 7
può consentire la proliferazione dei batteri e la formazione di cristalli o calcoli.
Tuttavia, non bisogna allarmarsi se il pH delle urine del tuo peloso non è 6,5.
Durante il giorno ci sono normali variazioni di pH nelle urine, specialmente associate al consumo di determinati cibi e se il quadrupede assume dei farmaci.
Quindi, una singola lettura del pH delle urine leggermente superiore o inferiore non è allarmante se il resto dell’analisi delle urine sono normali.
Se invece è costantemente anormale, il tuo Vet potrebbe voler indagare ulteriormente.
Un altro importante parametro che deve essere misurato è il
Peso specifico:
Il peso specifico è una misura della concentrazione di urina del tuo quattrozampe.
In pratica misura la capacità del rene di trattenere o meno le sostanze ed è in relazione al consumo di acqua da parte del tuo Pet.
Si basa su un intervallo numerico compreso tra 1.000 e 1.040 o superiore. Un peso specifico delle urine di 1.001 è molto diluito. D’altra parte, un peso specifico delle urine di 1.050 è molto concentrato.
Anche il peso specifico dell’urina varia durante il giorno.
Per cui questo dato va messo sempre in relazione a quanto beve il cane o il gatto nell’arco della giornata.
Ancora abbiamo come parametri misurati le
Proteine:
Le proteine non dovrebbero esserci nelle urine.
Un test positivo per le proteine nelle urine può essere un’indicazione di un’infezione batterica, di una malattia renale o essere dovuta alla presenza di sangue nelle urine.
Glucosio:
Anche il glucosio, detto zucchero non dovrebbe essere rilevato nelle urine. La presenza di zucchero nelle urine può essere un reale campanello di allarme che dice…
Attenzione Diabete Attenzione Diabete Attenzione Diabete.
Chetoni:
I chetoni sono delle sostanze prodotti dalle cellule quando non hanno la possibilità di ricevere una fonte di energia adeguata come ad esempio il glucosio.
Si formano tipicamente durante il diabete e il loro numero cresce all’aumentare della glicemia, cioè tanto meno il Diabete è controllato, tanti più sono i chetoni prodotti.
Perciò se nelle urine si trovano chetoni,
sicuramente il tuo Vet farà fare degli esami del sangue completi per controllare cosa sta succedendo.
Bilirubinuria:
La bilirubina è il prodotto di degradazione dell’emoglobina, la proteina che trasporta ossigeno all’interno dei globuli rossi.
Perciò se si trova bilirubinuria, cioè bilirubina nelle urine, questo è un reperto anormale
e potrebbe indicare che i globuli rossi
vengono distrutti a una velocità superiore al normale.
Un altra causa di presenza eccessiva di bilirubina nelle urine avviene quando il quattrozampe ha problemi al fegato o malattie autoimmuni.
Attenzione però che la presenza di sangue nelle urine potrebbe alterare il risultato della striscetta e creare un cosiddetto “falso positivo”, e pensare perciò che ci possa essere un problema al fegato quando in realtà non c’è.
E’ per questo motivo che gli esami di laboratorio vanno esaminati confrontando tutti i risultati,
sia del sangue che delle urine
e interpretandoli alla luce di tutti i dati…
per cui maggiori e migliori saranno i dati da valutare da parte del Veterinario
e maggiori e migliori saranno le possibilità diagnostiche.
Sangue:
La striscetta urinaria può segnare la presenza di globuli rossi o altri componenti del sangue, come l’emoglobina. Ma potrebbe anche segnalarela presenza di mioblobina, una proteina presente nelle fibre muscolari.
Poterle differenziare fa la differenza tra una diagnosi corretta ed una approssimativa.
Per questo è fondamentale non affidarsi al 100% al valore ottenuto segnato dalla variazione di colore della striscetta
ma eseguire anche una ulteriore analisi urinaria che consiste essenzialmente nella cosiddetta “lettura del sedimento urinario”.
E come ti dicevo prima,
E’ un approfondimento sempre necessario fare ogni qual volta si esegue un analisi delle urine.
Perché permette di differenziare la presenza di sangue, dalla emoglobina e dalla mioglobina.
Inoltre permette di capire se è presente una infezione, un processo infiammatorio o se ci sono calcoli nella vescica o nei reni.
Ma come si esegue un analisi del sedimento urinario?
Valutazione microscopica del sedimento urinario-testo
Ogni campione di urina raccolto non solo deve essere valutato dalla striscetta, ma anche valutato al microscopio.
Prima di esaminarla sotto al microscopio il campione va messo in centrifuga in modo che tutte le cellule sciolte in sospensione sì possano depositare sul fondo della provetta dove poi verranno raccolte ed esaminate.
Ma quali cellule si possono osservare al microscopio?
Nel sedimento urinario si possono osservare:
Globuli bianchi:
Possono essere un segno di un’infezione o di un processo infiammatorio all’interno della vescica o del rene.
Globuli rossi:
Possono essere un segno di trauma o irritazione alla parete vescicale o ai reni.
Oppure quando hanno calcoli vescicali o renali,
O cistite interstiziale (infiammazione all’interno del rivestimento della vescica) o ad esempio è presente una neoplasia delle vie urinarie.
Batteri:
Possono essere un’indicazione di un’infezione. Se si trovano batteri nel campione di urina, è possibile raccomandare un’urinocoltura e un antibiogramma per identificare qual è il miglior antibiotico per risolvere l’infezione.
Cilindri:
Di solito non si trovano negli animali sani e possono essere un’indicazione di danni ai reni.
La mia migliore spiegazione per cosa sono i cilindri è la seguente:
immagina che il rene sia formato da molti tubi.
I tubi renali sono rivestiti di cellule e quando sono irritati, gettano il loro rivestimento interno nell’urina come i serpenti che perdono la pelle.
I cilindri trovati nelle urine indicano che c’è una sorta di insulto ai reni. Può essere infettivo, infiammatorio o il risultato di una tossina ingerita. Il tuo Veterinario dovrebbe indagare ulteriormente sui calchi nelle urine.
Cristalli:
Quando il pH dell’urina si discosta dall’intervallo normale, è possibile che in sali minerali che sono naturalmente sospesi nell’urina si aggreghino insieme per formare cristalli o calcoli. Nei cani, i calcoli si possono formare a partire da dei batteri.
Nelle urine concentrate o nelle urine analizzate dopo più di mezz’ora dalla raccolta, non è insolito trovare occasionali cristalli di struvite o ossalato di calcio nel campione.
Se il numero di cristalli nelle urine è notevole, potrebbe essere clinicamente significativo e il tuo Vet potrebbe raccomandare una radiografia o un’ecografia dell’addome del tuo peloso per cercare calcoli alla vescica o ai reni.
Altre cellule:
Occasionalmente negli animali domestici con tumori alla vescica, si possono osservare cellule atipiche nelle urine.
Oppure possono essere presenti le normali cellule della parete vescicale che si chiamano cellule epiteliali di transizione.
Quindi, la prossima volta che il tuo Veterinario consiglia un’analisi delle urine, dici:
“Certo, sono ansioso di vedere i risultati della striscetta e del sedimento urinario.
Spero che il mio “bambino peloso” non abbia globuli rossi o cilindri nelle urine”.
Ti assicuro che il tuo veterinario sarà sorpreso della tua competenza!!