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Piante pericolose per cani e gatti

È primavera e chi di noi non ama circondarsi di piante e fiori? Una nota di colore, un abbellimento e qualche volta anche un delizioso “spuntino” per nostri compagni a quattro zampe.

Purtroppo però, non tutte le piante sono commestibili ed innocue; talvolta proprio nei nostri giardini o nei nostri appartamenti abbiamo piante tossiche che possono stuzzicare la curiosità dei nostri animali.

L’ingestione degli steli, delle foglie o dei petali di alcune tipologie di piante può, infatti, rappresentare la causa di sintomi come il vomito, ma anche di patologie più gravi, a livello gastrointestinale, nervoso o cardiocircolatorio. Nel caso compaiano sintomi sospetti, non escludete la loro ingestione ed avvisate al più presto il vostro medico veterinario.

 

Tra le piante che più comunemente ci ritroviamo in casa o in giardino vi sono

L’ortensia, in particolare i boccioli possono dare vomito, depressione, problemi respiratori, convulsioni e morte;

Pianta di Ortensia 

il tasso che se ingerito provoca problemi cardio-respiratori ed epatici;

Pianta del Tasso

i crochi d’autunno, il rododendro (problemi digestivi e cardiaci).

Crocchi d'autunno 

Gelsomino, pericolosa per i gatti e può causare mancanza di coordinazione, disturbi della vista, secchezza delle fauci, debolezza muscolare, crisi convulsive, insufficienza respiratoria, difficoltà di deglutizione

Gelsomino  

il Giglio (Lilium spp.) molto tossico soprattutto per i gatti nei quali compromette gravemente la funzionalità renale. Entro poche ore di ingestione il gatto può presentare vomito, letargia e mancanza di appetito. I sintomi peggiorano man mano che procede il danno ai reni. Senza un adeguato e tempestivo trattamento veterinario, il gatto può sviluppare un’insufficienza renale in 36 – 72 ore.

Il Giglio

Amaryllis Sono comuni piante ornamentali; contengono tossine che possono provocare vomito, depressione, diarrea, dolori addominali, salivazione, anoressia e tremori.

amaryllis

 l’edera comune da moderatamente tossica a mortale, a seconda della quantità di pianta ingerita

Edera comune

gli oleandri ed i mughetti responsabili di problematiche a livello cardiaco e gastrointestinale, in particolare nausea, vomito, diarrea sanguinolenta, stomatite, convulsioni, crampi, atassia, aritmie, problemi epatici.

oleandro mughetti

Stella di natale che contiene un latte irritante per l’uomo e velenoso per gli animali, nei quali può provocare danni a carico dell’apparato digerente. L’intossicazione avviene per ingestione e/o masticazione di foglie e brattee La sintomatologia compare con irritazioni delle mucose dell’apparato digerente (più gravi se oculari), dermatiti vescicolari, bruciore a lingua e labbra, edema, congiuntivite, lacrimazione, vomito, diarrea, tremori.

stelladinatale

Sempre per restare in clima natalizio, altre due piante che possono creare problemi clinici negli animali da compagnia sono:

 il vischio, che è molto velenoso e la sua ingestione provoca diminuzione del ritmo cardiaco e della temperatura, sete eccessiva, problemi respiratori, profusa salivazione, vomito diarrea, convulsioni, e può portare alla morte

Vischio

l’agrifoglio, le cui foglie e bacche rosse sono moderatamente tossiche e provocano disturbi a carico dell’apparato gastro-intestinale. Le bacche contengono sostanze emetiche e purganti: 20 bacche possono uccidere un cane. I sintomi dell’intossicazione sono vomito, diarrea intensa, torpore, coma e morte.

agrifoglio

Monstera Può accadere che cani e gatti mastichino la pianta. Storicamente la sindrome da intossicazione da Monstera deliciosa è stata attribuita alla presenza di cristalli di ossalato di calcio nella pianta. Studi recenti invece indicano la presenza di una sostanza proteica che rilascia istamina. Dopo la masticazione si ha evidenza di dolore e irritazione e compare ipersalivazione. Tuttavia risulta più pericoloso il rigonfiamento a livello faringe e della lingua tanto da protrudere fuori dalla bocca e rendere la respirazione difficoltosa, fino ad avere forte dispnea.

monstera 

Dieffenbachia è priva di fiori, ma la sua linfa provoca intossicazione grave nel gatto, più lieve nel cane, per masticazione delle foglie o degli steli. L’avvelenamento da dieffenbachia provoca irritazione e intenso dolore a livello di cavo orale, edema ed infiammazione delle mucose buccali, edema della glottide, asfissia, cecità, vomito, ipersalivazione, diarrea, tremori, albuminuria, ematuria, nefrite acuta. Morte o lenta guarigione (8-15 giorni).

dieffenbachia 

Azalea (Rhododendron):Tutta la pianta è tossica, in particolare le foglie ed il nettare dell’azalea, sono considerati fortemente irritanti per i gatti. Se ingeriti, essi possono provocare problemi gastrointestinali, neurologici e cardiologici ( simula l’intossicazione da digitale). I primi sintomi sono la nausea, la scialorrea e il vomito.

azalea 

Cycas (Cycas revoluta):  chiamata anche Sago Palm. Tutte le parti della Cycas, la polpa dei semi, le foglie, i gambi, sono velenose ma i più pericolosi sono i semi ( detti noci ), perché qui le sostanze tossiche sono presenti ad una più alta concentrazione. L’ingestione anche di una modesta quantità di pianta può creare problemi molto gravi.

Cycas

Sintomi: qualche ora dopo l’ingestione di parti della Cycas, compaiono episodi di vomito, diarrea, sete molto intensa e abbondante salivazione. Dolore addominale, anoressia. Dopo qualche giorno invece inizia a manifestarsi l’azione tossica a livello del fegato, gastrointestinale e disturbi della coagulazione. 

Sia l’effetto delle tossine che il danno epatico sono responsabili dei sintomi neurologici, quali grave abbattimento e convulsioni che spesso si associano a questo avvelenamento.  Il numero di cani che muore a causa dell’intossicazione da Cycas è molto elevato perché non esistono degli antidoti specifici e la tossicità della pianta è molto elevata. 

Piante Pericolose per Cani e Gatti 

In caso di dubbio, è utile rivolgersi al proprio medico veterinario in modo molto tempestivo, che saprà darvi indicazioni precise ed eventualmente impostare da subito una terapia specifica. Non somministrate mai farmaci o sostanze varie di vostra sola iniziativa (ad es. il latte) e non cercate mai di indurre il vomito, se non conoscete la composizione del veleno ingerito, perché potreste creare problemi ancora più gravi.

 

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2 Comments on “Piante pericolose per cani e gatti
  • Pat Says :
    14 Gennaio 2020 at 11:04

    Salve, per piacere vorrei sapere se la fresia è tossica per i cani. Grazie, Pat

  • cvsl Says :
    20 Gennaio 2020 at 20:50

    la pianta ha scarsa tossicità però in particolare bulbi e rizomi hanno un alto contenuto di terpenoidi che risultano irritati per l’apparato gastroenterico; di conseguenza si potrebbe manifestare sciallorea, vomito e diarrea.

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