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Terapia della malattia renale cronica nel gatto (Alimentazione)

La dieta è il cardine attorno cui ruota la cura e la gestione della malattia renale cronica nel gatto!

Nessun farmaco o altra terapia ha più valore che una alimentazione corretta!!

Proteine, sodio, fosforo… la loro quantità deve essere tale da non dare eccessi e deve stare entro stretti intervalli di valori, pena l’aggravarsi della condizione clinica e peggiorare la salute del tuo quattrozampe.

Se leggerai il nostro articolo scoprirai perché è così importante alimentare correttamente il tuo felino domestico…

E i nostri consigli su cosa fargli mangiare.

Cosa non deve mai mancare nell’alimentazione del tuo micio, e qual è la novità più grande che devi conoscere se vuoi allungare di molto la vita al tuo cuore con la coda!

La gestione terapeutica della malattia renale cronica ha sostanzialmente due obiettivi:

  • Rallentare la progressione della malattia
  • E migliorare i segni clinici

Tra le tante cose che possiamo fare per aiutare il nostro micio a vivere sano e a lungo nonostante una malattia renale, oltre alla fluidoterapia come abbiamo detto nell’articolo precedente

(puoi leggerlo da qui: https://www.cvsl.it/fluidoterapia-renalegatto/)

c’è la giusta alimentazione!

Credici oppure no, ma se desideri rallentare la progressione dei problemi e far star bene il gatto, devi dare una alimentazione giusta!

Questo significa in pratica cambiare cibo…

Ma cambiare tipo di alimentazione al proprio felino non è facile, e tu lo sai!

Voglio darti alcuni consigli, prima di arrivare a parlare magari più nel dettaglio di dieta e tipo di nutrienti da dare…

Innanzitutto, devi avere pazienza e non pretendere che il tuo micio mangi tutto ciò che gli metti nella ciotola!

Il nuovo cibo devi introdurlo gradualmente, servono almeno due settimane, ma a volte anche 4, prima di riuscire a cambiare un cibo completamente!

Tuttavia, con alcuni gatti, bisogna mettere sempre un pò di cibo vecchio assieme al nuovo per farlo accettare…perché non si abituano mai al cibo renale!

L’importante è che la quantità del vecchio non superi mai il 10-15% del totale.

Ad ogni modo quello che assolutamente non va fatto è forzare il proprio micio a mangiare un cibo che non gradisce…piuttosto è meglio che mangi il suo cibo, invece che digiunare.

Attenzione, non voglio con questo dire che dopo i primi tentativi di abituarlo al cibo corretto rivelatesi infruttuosi,

allora si è giustificati a dare il solito cibo, quanto piuttosto cercare di fare il possibile!

Magari anche attraverso una dieta casalinga preparata ad hoc da un Veterinario Nutrizionista.

Ma più avanti ti do la mia personale classifica sul tipo di alimentazione…

Ora la domanda è… quanto deve mangiare il gatto?

Ovviamente non basta la semplice osservazione fatta dal proprietario che vede il proprio micio mangiare…per dire che mangia a sufficienza.

Il modo più semplice per definire se stiamo ottenendo i risultati sperati è semplicemente quello di pesare regolarmente il proprio peloso e mantenerlo stabile come condizione corporea!

Se tende a mangiare meno o svogliatamente, O se perde peso, allora è assolutamente necessario adottare tutte le strategie farmacologiche per togliere la nausea, far cessare il vomito o  limitarlo al massimo così come limitare la eventuale diarrea che a volte compare…

utilizzare quanto più possibile gli stimolanti dell’appetito come la mirtazapina ad esempio e se ancora non è possibile alimentarlo in maniera adeguata…

una valida soluzione è il sondino esofageo!

Come ti ho detto nell’articolo precedente e anche nella mia videopillola n.118, che se ti sei perso puoi rivedere da qui

L’inserimento del sondino non è particolarmente difficile, richiede una rapida anestesia e in mani esperte è una procedura di pochi minuti semplice e veloce, ma che ha grandi vantaggi e nel gatto rappresenta a volte una scelta vincente nella strategia terapeutica!

Il sondino esofageo ha un altro indiscusso vantaggio!

Ovvero rende estremamente semplice la somministrazione delle medicine.

Metoclopramide, famotidina, maropitant, omeprazolo…tutti farmaci che devo essere fatti prendere… aggiungi gli integratori che vedremo tra poco, probiotici, a volte antibiotici…

Insomma, in alcuni casi le medicine sono davvero tante e il povero micio si stressa terribilmente.

Somministrandoli invece direttamente nel tubino non si fa nessuna fatica, ed il gatto è felice!

Ma torniamo al nostro argomento della puntata

L’alimentazione del gatto con malattia renale

Le cose importanti sono

Un adeguato fabbisogno di proteine

Cioè né troppe, né troppo poche

ma soprattutto devono essere di buona qualità ed ad alto valore biologico, come uova carne o pesce.

Attenzione però che su questo aspetto è facile cadere nel trabocchetto… Perché non è solo la qualità che conta, ma la anche la quantità.

Infatti se ho detto che il gatto può mangiare il pesce questo non vuol dire che la sua unica fonte di cibo deve essere il pesce.

Vuol dire invece che la giusta quantità di proteine che il gatto può mangiare, può derivare dal pesce.

Sarà quindi il Veterinario Nutrizionista a formulare la dieta tenendo conto delle esigenze metaboliche del micio e preparando delle vere e proprie ricette con le dosi in grammi del cibo da utilizzare.

Ricette vere e proprie con tanto di ingredienti da utilizzare e tipo di cottura utilizzare.

Tuttavia non è detto che si debba utilizzare una dieta casalinga preparata con cibi freschi scelti da te dal macellaio di fiducia o nella pescheria preferita!

Perché la dieta casalinga ha si l’indubbio vantaggio di essere più appetitosa e gradita dal tuo micio,

Ma d’altro canto presenta lo sconveniente svantaggio di richiedere tempo per la preparazione!

A differenza dei cibi commerciali che invece sono già da servire e praticamente perfetti per quanto riguarda il giusto apporto di tutti i nutrienti!

Hill’s kidney care,

Royal Canin Renal,

Purina ProPlan Renal function,

Prolife Renal,

Exclusion Renal,

Advance Renal,

VetLife Renal…

non voglio fare preferenze ma solo dirvi che moltissime aziende fanno cibi specifici per le esigenze nutrizionali dei gatti con problematiche renali.

Il tuo Veterinario saprà sicuramente aiutarti nella scelta…

Il mio consiglio generale è comunque di rivolgerti possibilmente al cibo umido in lattina, semplicemente per il motivo che i gatti con malattia renale sono sempre e costantemente “disidratati”, per cui favorire un cibo che è già addizionato con acqua, migliora l’idratazione corporea.

In aggiunta a soddisfare un adeguato apporto di acqua e proteine, dobbiamo fornire una dieta che ha bassi livelli di fosforo e sodio.

Inoltre dobbiamo fornire una supplementazione di vitamine del gruppo B, fibra solubile, Omega 3 e di antiossidanti.

Forse ti starai chiedendo perché ti sto martellando tanto con sta faccenda dell’importanza dell’alimentazione corretta…

Lascia che ti mostri questo articolo del 2006, un pò datato ma che rappresenta una pietra miliare e che ha fatto da scuola per l’approccio e la gestione nutrizionale dei gatti con problemi renali.

In questo lavoro si paragona una dieta di mantenimento normale e una dieta Renale.

Da questi dati si può vedere come i gatti che mangiavano una dieta apposita non hanno avuti episodi di crisi uremiche,

ovvero episodi di malessere dovuto all’accumulo di sostanze tossiche che il rene non può smaltire, contro un 26% invece dei gatti che mangiavano un cibo normale!

Ma soprattutto nessuno dei gatti dello studio e poi morto per problemi renali, contro un 20% dei gatti che mangiavano cibo di mantenimento!

Incredibile non credi?

Ora però, come promesso ti voglio lasciare la mia personale scaletta nella scelta del cibo da dare al micio..

La prima scelta va come detto al cibo umido renale

Se non lo gradisce allora meglio il cibo secco renale

Se neppure quella mangia allora proporre cibo casalingo renale, come detto formulato da un Veterinario Nutrizionista…

guai al fai da te!

In questi casi se pensi di far da solo per la dieta rischi di fare più danni della grandine… come diciamo qua in Romagna!

Se neanche questa gradisce, allora si proverà con una dieta umida per animali anziani, poi un secco per animali anziani, infine un umido di mantenimento e da ultimo un secco di mantenimento!

Perché piuttosto che niente è meglio piuttosto!

I gatti con problemi renali tendono nel tempo a perdere peso… e ciò avviene sempre già da prima che venga emessa la diagnosi di malattia renale cronica.

La linea verticale che vedi infatti rappresenta il momento della diagnosi ma i gatti avevano manifestato una perdita di peso già da prima.

Ancora, in questo grafico si vede che i gatti magri e sottopeso renali, rappresentati dalla linea blu,

hanno una aspettativa di vita inferiore rispetto ai gatti normopeso,

La linea rossa!

Ecco perché il tuo gatto con problema renale deve mangiare!

Ma cosa c’è di nuovo che ha moltissime interessanti prospettive per una migliore gestione dei gatti con questi problemi?

Per dirla semplice, si è scoperto che migliorare il microbioma allunga la vita!

Perché molte tossine in corso di problemi renali vengono proprio dall’intestino… e migliorare la popolazione batterica intestinale con i probiotici permette di migliorare i segni clinici, che tradotto significa avere un micio sano più a lungo.

Lo hanno visto dei ricercatori italiani studiandolo particolarmente nel cane dove l’aggiunta alla dieta di #VSL3, permetteva di migliorare la funzione renale e di conseguenza migliorare la qualità della vita dei pelosi con malattia renale cronica.

Ma c’è di più… perché seppur al momento disponibile solo in Giappone, esiste un prodotto in grado di ridurre ulteriormente la presenza di tossine intestinali che si chiama Kremezin.

Sono delle microsfere di un particolare carbone in grado di assorbire una specifica tossina prodotta dai batteri intestinali e di conseguenza poi gli animali stanno meglio.

Speriamo davvero che presto possa arrivare anche in Italia.

Da ultimo, un altro aspetto connesso a doppio filo con la dieta è il fosforo.

Il fosforo è un microelemento che va tenuto rigorosamente sotto controllo nell’alimentazione… sia utilizzando diete a ridotto contenuto, sia utilizzando sostanze o integratori in grado di limitare il suo assorbimento da parte dell’organismo.

Perché il fosforo danneggia il rene…

Tanto è vero che praticamente ogni Veterinario prescrive integratori in grado di limitare l’assorbimento di fosforo…

Quello che purtroppo spesso nessuno fa caso e che non tutti gli integratori vanno bene per tutti.

E tra poco di dico il perché… per adesso lascia che ti dica che, senza un adeguata idratazione anche il miglior prodotto può fallire nello scopo per cui ricadiamo sempre li…

I gatti con problemi renali vanno tenuti idratati,

idratati, idratati!

Ma perché è così importante tenere il fosforo il più basso possibile, sia con la dieta che con gli integratori!

Perché innanzitutto se il livello di fosforo nel sangue è elevato, induce una malattia ormonale in grado di favorire il riassorbimento di calcio dall’osso, con conseguenze pericolose sullo scheletro!

La malattia ormonale poi determina debolezza, sonnolenza e inappetenza!

  • Altera la funzione delle piastrine del sangue
  • Favorisce l’anemia
  • Altera il metabolismo dei grassi e dei carboidrati
  • Altera il sistema immunitario

Si ritiene che l’84 % dei gatti con malattia renale soffre in maniera contestuale di questo problema ormonale.

Perciò è doveroso controllare e limitare la presenza di fosforo nel cibo.

In che modo? Con i cosiddetti “chelanti” del fosforo…

Innanzitutto, è importanti darli assieme al cibo, perché legano il fosforo presente appunto nell’alimento, impedendo di fatto che venga assorbito dall’intestino.

Poi è importante dopo 4-6 settimane ripetere gli esami del sangue, a digiuno, per misurare nuovamente il valore.

Se si è riuscito ad abbassare il livello bene, altrimenti si raddoppia la dose o si usano più prodotti in associazione.

Ma come ti dicevo prima, non tutti i chelanti vanno bene per tutti…ce ne sono alcuni che contengono calcio…

E se il nostro micio oltre ad avere nel sangue il fosforo alto,

Ha anche il calcio alto,

La scelta di un chelante come il carbonato di calcio può non essere la scelta azzeccata…

Oppure alcuni chelanti come il lantano inducono vomito… e se il nostro gatto ha vomito già di suo…la scelta di questo tipo di chelante non è proprio la scelta migliore!

Ovvio che in questo caso oltre ad evitare questo prodotto dovranno poi essere usate delle medicine per fermare il vomito e ridurre la nausea…

Ed è proprio questo l’argomento della terza ed ultima parte della terapia della malattia renale cronica nel gatto!!!

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