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Tutto sulla LEISHMANIOSI – “I Consigli del vostro Vet”

Leishmaniosi nel cane - CVSL

La LEISHMANIOSI è una malattia parassitaria molto pericolosa trasmessa da una particolare zanzara chiamata FLEBOTOMO o pappatacio. A differenza della Sindrome Brachiocefalica che è data dalla conformazione del muso del cane o del gatto, questa malattia si contrae.
Colpisce non solo il cane ma anche il gatto e l’uomo. Abbiamo già visto come scegliere il miglior antiparassitario per cane e gatto, vediamo ora come proteggere i nostri animali da questa pericolosa malattia.

Flebotomo Pappatacio - Leishamniosi
Il Pappatacio

La Leishmaniosi colpisce non solo il cane ma anche il gatto e l’uomo. Parlare di questa malattia vuol dire necessariamente parlare del pappatacio, perché la presenza e diffusione della malattia nei cani e nei gatti è legata, È correlata, obbligatoriamente al ciclo di vita di questa zanzara pelosa.

LEISHMANIA in Europa

Il pappatacio, a differenza delle comuni zanzare, cresce in un ambiente terrestre. Punge il cane all’alba e al tramonto con temperature di almeno 15°. Ma affinché la LEISHMANIA all’interno della zanzara diventi infettante, la temperatura ambiente deve essere di almeno 18°.
Quindi devono verificarsi alcune condizioni obbligatorie affinché la malattia colpisca. Questo fa sì che la prevalenza e la diffusione della malattia, anche all’interno delle aree endemiche, sia strettamente dipendente dal microclima e dal micro habitat.

Ciclo di vita del pappatacio - Leishamniosi

Colpisce solo i cani?

No come detto la LEISHMANIA può colpire oltre ai cani pure i gatti, ma anche l’uomo. Il cane rappresenta in ambito urbano il serbatoio della malattia, mentre in ambiente rurale il serbatoio principale è la volpe, la lepre e il coniglio.

È importante sapere che esistano alcune razze di cani che sono predisposte a sviluppare la malattia come il pastore tedesco, il rottweiler, il cocker e il boxer.

Segnali clinici

È importante sottolineare che la Leishmaniosi è una malattia in cui l’infezione non è sinonimo di malattia clinica, quindi un cane infetto senza sintomi apparentemente sta bene mentre un cane infetto con sintomi effettivamente sta male!

Ma il concetto fondamentale da tenere a mente che si riallaccerà poi alla vaccinazione è questo: i segni clinici della malattia sono variabili e dipendono dalla risposta immunitaria dell’animale.
I primi segni sono a livello cutaneo dove l’animale è stato punto dal pappatacio.

Solo il flebotomo può trasmettere la malattia?

Purtroppo no. È possibile pure la trasmissione da madre a feto, tramite trasfusioni di sangue e per via sessuale.

Le zone maggiormente colpite sono la punta delle orecchie, il naso, l’addome e la zona perianale genitale. I primi segni clinici Appaiono come lesioni rossastre leggermente rilevate. Insorgono per alcune settimane per poi regredire spontaneamente.

Leishamniosi sul cane
Primi segni clinici.

I successivi segni clinici possono comparire in un arco variabile di tempo dai tre mesi ai sette anni. I segni clinici dipendono appunto dalla efficienza del sistema immunitario. I più comuni sono: aumento di volume dei linfonodi, inappetenza, dimagrimento, pelo opaco e con forfora, possono comparire segni oculari, cutanei, zoppia, può comparire aumento della sete e della pipì.

Leishamniosi sul cane
Leishamniosi sul cane

Come posso evitare che il mio animale prenda la leishmania?

Dobbiamo agire su due fronti:
1) prevenire la puntura da parte della zanzara;
2) profilassi vaccinale.

1) Prevenire la puntura della zanzara vuol dire fare in modo che il flebotomo non punga il cane. Come? Innanzitutto nelle zone dove è presente la zanzara, non far uscire il cane all’alba e al tramonto.

Quando?
da metà giugno fino a metà settembre per il Nord Italia, da metà maggio a metà ottobre per il centro Italia e da aprile a novembre nel sud Italia.

Poi comunque applicare antiparassitari di comprovata efficacia repellente nei confronti del flebotomo. Per maggiori informazioni su questo argomenti puoi leggere l’articolo sugli antiparassitari comprensivo di una tabella dove mettiamo in comparazione tutti i prodotti antiparassitari presenti sul mercato il modo che sia possibile fare una scelta ragionata.

In commercio esistono formulazioni di antiparassitari in pipette spot on da applicare sulla cute ogni tre settimane ed almeno due giorni prima di un viaggio in aree endemiche, oppure collari antiparassitari. Questi durano dagli 8 ai 12 mesi a seconda della marca e vanno applicati almeno una settimana prima, o meglio due, se si decide di viaggiare in zone a rischio leishmaniosi.

2) Profilassi vaccinale
La vaccinazione costituisce la seconda linea difensiva. Occorre fare una premessa importante però, Ovvero che al momento nessun vaccino in commercio impedisce la infezione. Il vaccino contro la Leishmania serve a limitare la progressione della malattia da sub clinica a infezione sintomatica.

Questo perché il vaccino agisce aumentando le difese immunitarie enon impedisce l’infezione. Per questo è imperativo che il cane faccia anche la prevenzione con pipette o collari e non esca all’alba e al tramonto. In tal modo si può stare tranquilli e la probabilità di contrarre la Leishmaniosi è decisamente inferiore al 10%

Quando il mio cane può fare il vaccino?
Il vaccino si può fare dai sei mesi di età, in cani che non abbiano la Leishmaniosi. Quindi prima di vaccinarli si deve fare un prelievo di sangue e verificare che il cane non abbia già la malattia.
In commercio esistono due tipi di vaccinazione.
Uno che prevede tre iniezioni a distanza di tre settimane, la prima volta che si vaccina, poi un richiamo annuale. L’altro tipo di vaccino, di recente introduzione, prevede una sola iniezione e poi richiami annuali. il cane si considera protetto dopo 28 giorni.

E se il mio animale contrae la malattia?
La Leishmaniosi è una malattia complessa, insidiosa, a volte difficile da diagnosticare per la varietà dei segni clinici e della sintomatologia, ma è una malattia che si può e si deve curare!
Oggi la medicina veterinaria sa come affrontarla al meglio, per cui la diagnosi di Leishmaniosi non deve spaventare.

La qualità di vita degli animali infetti è ottima e se opportunamente seguiti e curati possono stare bene per molti e molti anni e assolutamente non rappresentare un pericolo per altri cani ne per l’uomo. Mi auguro di avervi fornito interessanti informazioni su questa malattia parassitaria e rubando un famoso refrain “Leishmaniosi… se la conosci la eviti” un saluto e a rivedervi al prossimo venerdì con un nuovo video della rubrica, “I consigli del vostro Vet”!


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