Ma prima di salutarti,

se hai voglia di sapere qualcosa di più su di me,

Lascia che ti racconti una storia che ti farà capire meglio chi é il Dott. Sergio Abbondanza.

“Diventare Veterinario, anzi Dottore degli animali, è stato il mio sogno fin da bambino, da quando cioè avevo 5 anni.

Ma la passione per gli animali non mi è stata trasmessa dai miei genitori.

Anzi, la mia famiglia è sempre stata contraria ad avere animali in casa. Mia madre mi ripeteva sempre, ad ogni mia richiesta di avere un cane  o un gatto: ”gli animali portano le malattie”, oppure “gli animali sono sporchi e puzzano”, e poi ancora “gli animali danno un sacco di impegno, non abbiamo spazio, bisogna portarli spesso fuori, eccetera eccetera…”

Insomma tutto il repertorio delle dicerie e luoghi comuni per scoraggiare e fiaccare le richieste di un piccolo bambino con un desiderio, quello di avere un compagno di giochi con cui crescere insieme.

E’ quindi come mi è venuta questa passione, ti starai chiedendo?

Devi sapere che l’amore per quella che sarebbe diventata poi la professione della mia vita è nato grazie ad una cagnolina paralizzata, che apparteneva ad un amico di famiglia.

Laika, questo il nome della meticcetta, non poteva più camminare in conseguenza di un incidente automobilistico.

Io non capivo perché non si potesse fare qualcosa per farla guarire, ma oltre ad un carrellino con ruote, ricavato da un caddy porta mazze da golf adattato per l’occasione che le permetteva di muoversi come su una sedia a rotelle, altre soluzioni, al tempo, non ce n’erano.

In quegli anni, parliamo di metà degli anni ’70, non c’erano molte conoscenze in Veterinaria e nemmeno si sapeva molto dei dottori degli animali domestici come cani e gatti, ma fu allora, che decisi…

“Da grande, avrei guarito io la Laika”.

“Da grande, avrei curato tutti i cani e gatti che avevano bisogno di aiuto”.

“Da grande”, dissi, “sarò il Dottore degli animali”.

Ma i sogni di un bambino, si sa, si scontrano a volte con la dura realtà.

Non sapevo e nemmeno immaginavo quali potevano essere gli ostacoli che avrei incontrato lungo il cammino.

E non mi riferisco alla durata degli studi, ai 53 esami universitari che ho dovuto affrontare e nemmeno alla difficoltà delle materie da studiare, ne hai costi che lo studio universitario comporta, abitando lontano da casa con tutto ciò che ne comporta.

No, quelle sono tutte cose che si affrontano e si superano se c’è determinazione ed hai chiaro qual’è il tuo destino.

Mi riferisco invece allo shock di passare dai sogni di un bambino di essere il Dottore degli animali, a diventare un Veterinario come professionista.

Non è stato semplice, una volta laureato, confrontarsi con il mondo vero.

Innanzitutto esci dalla Facoltà di Veterinaria con tante nozioni teoriche, ma su come essere un dottore non ne hai idea.

Perciò è importante se non fondamentale, andare ad imparare da altri colleghi come diventare un “vero Veterinario”.

E qui è dove la “magia” svanisce.

Perché i colleghi che dovrebbero trasformare il diamante grezzo in un brillante puro e farne esaltare la bellezza, che dovrebbero prendere tra le mani la fiammella che arde e trasformala in un fuoco sacro, che dovrebbero trasformare il piombo in oro, in realtà lavorano al contrario.

Ti accorgi che gli “Alchimisti”, invece che trasformare il piombo in oro, trasformano l’oro in piombo!!!!

Perché ti trovi in un mare di squali e tutti i tuoi bellissimi sogni su come guarire e aiutare i cani e gatti si scontrano con le realtà del mondo degli allevatori, dove gli animali sono un business e il veterinario deve spesso assecondare più le loro magagne piuttosto che farsi aiutare a gestire l’allevamento con serietà e onestà evitando di far riprodurre animali con difetti genetici, con la realtà del mondo dei negozi che vendono cani e gatti dall’est Europa, e tu devi certificargli i vaccini anche se ne arrivano privi, con le realtà del mondo dei cacciatori, dove i cani sono spesso visti come un costo e “morto un papa se ne fa un altro”, con la realtà della mentalità “contadina” e provincialotta che tanto alla fine è solo un cane o solo un gatto e spendere tutti sti soldi non ne vale la pena e dove molti veterinari facevano ancora i conti in tasca al proprietario che “non conveniva fare altro”!

Ecco io questo mondo e questo modo di fare lo ODIAVO!!! Non potevo pensare che essere un Veterinario dovesse voler dire “scendere a compromessi” con queste cose.

Perché il bene dell’animale era sempre secondario a qualche altro “interesse”! No, questo non lo accettavo e non l’accetto tutt’ora!

Per questo decisi che avrei aperto una mia struttura, dove non avrei dovuto piegare la testa a nessun ricatto, che sia dell’allevatore  a cui devi firmare alla cieca i libretti in quanto i vaccini li faceva lui,  perché poi ti mandava i clienti coi cani dicendo che tu eri l’unico veterinario che poteva seguirli.

Che sia il ricatto del cacciatore, che tanto ormai il cane non va più bene per la caccia e quindi dovevi sopprimerlo, perché se non assecondavi la sua richiesta non avrebbe più portato da te gli altri cani o i cani dei suoi amici cacciatori, insomma ci siamo capiti.

Piuttosto non avrei avuto tutto il “successo” economico di altri famosi colleghi, ma so che avrei  lavorato solo per il bene dell’animale e fatto tutto il possibile per farli guarire.

In questo modo avrei avuto pochi clienti?? Pazienza.

Così facendo non sarei stato il Veterinario di “grido” amato dagli allevatori?? Pazienza.

Non avrei avuto la fila alla porta dei cacciatori?? A maggior ragione, pazienza. Non era questo l’importante per me.

Quello che era ed é fondamentale per me,

deve essere chiaro agli occhi dei proprietari che entrano nel Centro Veterinario Santa Lucia.

Cioè che per noi,

il tuo peloso è importante.